La Todde ha violato lo scopo della legge?

11 Gennaio 2025
3 Commenti


Andrea Pubusa

Il caso Todde è intrigante per un giurista perche’ consente di combinare molte regole e mettere insieme, intrecciare diversi principi. Ora, nel caso della nostra presidente risulta evidente dai resoconti pubblicati dalla stampa che le somme spese per la campagna elettorale sono tutto sommato modeste, 90 mila euro, non solo per lei ma per tutta la coalizione. Le somme sono state fornite dalle liste interessate, senza finanziamenti esterni, e quindi senza pericolo di condizionamenti. Confesso che il rendiconto testimonia una situazione, sotto il profilo “morale”, eccellente, inappuntabile. Si sta facendo un gran can can, ma ognuno di noi dovrebbe sentirsi felice per questa scoperta. Tutto questo ci dice che nel caso della Todde i pasticci procedurali non erano preordinati a infrangere la legge, che è volta a garantire la correttezza della campagna elettorale, ad assicurare un minimo di eguaglianza nei punti di partenza ai candidati e alle coalizioni, anzitutto nell’accesso ai media, e ancora ad evitare che con finanziamenti occulti si creino le premesse per condizionare le scelte degli eletti. Si vuole insomma che le assemblee elettive siano libere e democratiche, rivolte alla cura di interessi generali, immuni da affarismi.

Ciò posto, esiste nel diritto un principio applicabile a questo caso? A me pare di sì, il principio del “raggiungimento dello scopo”. Esso svaluta gli aspetti procedurali a favore della sostanza delle condotte e degli atti. E così se è violata la disciplina volta a garantire la partecipazione di un soggetto a un processo, ma questi presenzia comunque, il vizio o l’assenza di notificazione è irrilevante, non inficia la decisione. La ragione? La legge vuole assicurare il contraddittorio e questo, nonostante il vizio o addirittura la mancanza di notifiche o comunicazioni si è pienamemte realizzato. Non è un caso che il presidente nel processo penale accerta preliminarmente se l’imputato è presente e, solo se non risponde, controlla l’esistenza e la ritualità della citazione a giudizio.

Cosa c’entra tutto questo col caso della Todde? C’entra, c’entra.  Avendo la candidata presidente, in base alle risultanze del suo resoconto, completamente soddisfatto le finalità del d.lgs. n. 515/93, le irregolarità procedurali non sostanziali sono prive di rilevanza giuridica e non comportano alcuna conseguenza. Si badi che in questo caso l’orientamento rigorista sul piano formale verrebbe a inficiare la volontà popolare e a comportare conseguenze abnormi (scioglimento degli organi istituzionali della Regione) senza che sia stato inciso alcuno degli interessi sostanziali tutelati dalla legge. Si tratterebbe di una soluzione irragionevole e sproporzionata della vicenda. E la ragionevolezza è uno dei cardini del diritto.

Di questo dovrà tener conto il Consiglio regionale nella deliberazione richiesta dalla Commissione regionale di garanzia.

3 commenti

  • 1 Aldo Lobina
    11 Gennaio 2025 - 08:38

    Mi permetta ancora, professore. Non confondiamo fischi per fiaschi. E il fine non giustifica i mezzi. Nel diritto forma e sostanza si compenetrano. Altrimenti faremmo a meno di regole. Le regole a cosa servono? Ad essere disattese? Ma i consiglieri regionali confido sapranno fare tesoro di lezioni e il profitto delle stesse- se dovessero accogliere la sua tesi- sara’ sicuramente disinteressato. Vero?

  • 2 Franco Meloni
    11 Gennaio 2025 - 08:39

    Anche su aladinpensiero online: https://www.aladinpensiero.it/?p=160817

  • 3 Franco Meloni
    11 Gennaio 2025 - 22:37

    Il Collegio di garanzia è un organo di carattere amministrativo, che applica la legge comunque interpretandola. Così ha fatto, ma Alessandra Todde non concorda sulle decisioni del Collegio e si rivolge al Tribunale civile perché interpreti le norme in misura a lei favorevole, almeno per quanto attiene alla decadenza. E’ giusto che il Consiglio regionale attenda il pronunciamento del Tribunale, che prenderà in considerazione tutti gli aspetti, non solo quelli formali. La ragionevolezza sarà uno dei criteri guida. Sono fiducioso.

Lascia un commento