Attacco allo Stato di diritto

20 Aprile 2025
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Ecco un interessante volume di MicroMega dedicato al governo Meloni

Il volume “Povera patria. L’Italia al tempo di Meloni”, in libreria e in abbonamento, esplora le contraddizioni e i rischi di questa stagione politica, tracciando un bilancio - molto preoccupante - dell’Italia per come è e per come potrebbe diventare.
In una delle sezioni che compongono il numero, Alessandra Algostino, Gianni Barbacetto, Mariarosaria Guglielmi, Valeria Verdolini, Sielke Beata Kelner e Christian Elia mettono sotto la lente quello che si sta configurando come un vero e proprio attacco allo Stato di diritto.

Attacco allo Stato di diritto

Le riforme su cui sta lavorando il governo Meloni ridisegnano il rapporto tra i poteri dello Stato e tra Stato e cittadini. Nel volume “Povera patria” Alessandra Algostino analizza come il progetto meloniano - tra autonomia differenziata, premierato e riforma della giustizia - svuoti la democrazia costituzionale, consolidando un modello intriso di autoritarismo e razzismo. Uno degli obiettivi più evidenti è la magistratura: Gianni Barbacetto mostra come l’attuale esecutivo stia realizzando il sogno berlusconiano di indebolire il controllo di legalità e minare l’indipendenza della giurisdizione, colpendo anche i giornalisti. Un fenomeno che non riguarda solo l’Italia: Mariarosaria Guglielmi mette in luce il legame tra le politiche meloniane e le strategie illiberali di leader come Orbán, evidenziando come l’attacco ai giudici sia parte di un più ampio processo di autocratizzazione in Europa. La repressione però non si ferma alla giustizia: Valeria Verdolini analizza il ddl sicurezza, ormai decreto legge, che criminalizza i più deboli e trasforma il dissenso in reato politico, rafforzando un sistema punitivo che colpisce chiunque metta in discussione il potere. Anche la libertà di stampa è sotto attacco: Sielke Beata Kelner racconta come l’Italia si stia avvicinando agli scenari più inquietanti d’Europa, tra querele temerarie, concentrazione editoriale e censura strisciante. Infine, Christian Elia smonta la retorica della “Fortezza Italia”: dietro la propaganda securitaria del governo, la politica migratoria si rivela fallimentare, incapace di gestire i flussi e funzionale solo a mantenere vivo un nemico utile alla narrazione meloniana.

Con contributi di: Marco Solinas, Elia Rosati, Carlo Greppi, Fabio Bartoli, Paolo Berizzi, Paolo Ercolani, Pierfranco Pellizzetti, Valentina Pazé, Carlo Galli, Nadia Urbinati, Alessandra Algostino, Gianni Barbacetto, Mariarosaria Guglielmi, Valeria Verdolini, Sielke Beata Kelner, Christian Elia, Daniele Fabbri, Emanuela Marmo, Sergio Brancato, Ilenia Colonna, Stefano Cristante, Silvano Fuso, Mariasole Garacci, Filippomaria Pontani, Massimo Taddei, Stefano Caserini, Ingrid Colanicchia, Michael Braun, David Broder, Eric Jozsef, Birgit M. Kraatz, Olivier Roy, Alexander Stille.

 

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