Che folle la destra a Roma come a Cagliari! E l’opposizione?

5 Ottobre 2009
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Andrea Pubusa

Questa destra è proprio fuori di testa! Minzolini scende in campo in prima persona contro la manifestazione per la libertà di stampa. Non ha neppure l’intelligenza di mandare avanti altri. Presta così il fianco all’attacco del cdr Rai che prende posizione pubblicamente.”Il Tg1 non è mai stato schierato, nella sua storia, contro alcuna manifestazione. Invece - è scritto nel comunicato del cdr - il direttore lo ha allineato contro la manifestazione del sindacato unitario dei giornalisti per la libertà d’informazione, cui ha aderito una moltitudine di cittadini. Il Tg1 ha per sua tradizione un ruolo istituzionale, non è un tg di parte. E’ il Tg di tutti i cittadini, anche di quelli che hanno manifestato per chiedere il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione. E a cui sbrigativamente è stato detto di aver fatto una cosa ‘incomprensibile’. Il Tg1 va in tutte le case. E’ servizio pubblico e rispetta ogni opinione e sensibilità per non mettere in gioco il suo patrimonio di credibilità. Ai telespettatori che in queste ore fanno giungere le loro proteste l’impegno del comitato di redazione perché siano recuperati rispetto ed equilibrio. Ai vertici aziendali chiediamo una convocazione urgente per esprimere le nostre preoccupazioni”.
Dopo il comunicato il cdr del Tg1, preoccupato, ha richiesto una convocazione urgente a9i vertici Rai. Per Augusto Minzolini, invece, la nota del cdr, ”è la dimostrazione che c’e’ chi manifesta per la liberta’ di stampa, ma e’ intollerante verso chi ha una opinione diversa”, e’ il commento stringato. Questo è il leit motiv della destra, che non tollera critiche, ma quando le vengono rivolte da chi non china la testa, le assume a prova dell’esistenza della libertà che vorrebbe conculcare.
Sull’argomento è centrata la presa di posizione del presidente del Codacons Carlo Rienzi, che chiede l’intervento del ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola: “Chiediamo al ministro di utilizzare lo stesso metro di giudizio usato con la puntata di Annozero che ha determinato il suo intervento - dichiara Rienzi - in buona sostanza Scajola deve convocare i vertici Rai a rispondere dell’editoriale di Augusto Minzolini. Ciò - prosegue Rienzi - allo scopo di verificare se l’intervento del direttore del Tg1 rispetti o meno il contratto di servizio Rai, alla stregua di quanto il ministro ha fatto per la puntata incriminata di Annozero”. Ma, secondo voi, Scajola sarà imparziale o userà due pesi e due misure?
Se il centrodestra perde la testa a Roma contro la libera stampa, le cose non vanno meglio a Cagliari. Cappellacci & C. pensano che il volano dell’economia sarda possa fondarsi sul mattone. Pura follia, anche perché molte opere sono già state realizzate abusivamente e dunque c’è solo da condonare. Poi perché l’edilizia non è mai un volano autonomo, ma è espressione di una società che cresce e si sviluppa sul piano economico e, dunque, ha necessità anche di case. Come è stato nel periodo del boom economico negli anni ‘60, quando tante famiglie emigrarono al nord e anche al sud i vecchi standard abitativi furono sostituiti da altri più consoni ai tempi nuovi.  Il boom edilizio fu l’esito di una grande migrazione interna e di un  grande mutamento economico e sociale.
Ma che c’entra con tutto questo il piano casa? E’ come credere che lo scudo fiscale fornisca i capitali per la ripresa. Pura follia! E in tutto questo che c’entra la fascia dei 300 m., che oramai era considerata “sacra e inviolabile”? Si può credibilmente affermare che questa azione sacrilega del centrodestra possa dar fiato all’economia sarda? Non è destinata a svilire un patrimonio che, violato, perde ogni valore? E non è questa distruzione la premessa dell’abbandono dei turisti a favore di altri luoghi meglio rispettati? Ci vuole molto a capire che la vera politica di sviluppo si fonda anzitutto sulla salvaguardia del nostro territorio?
Che assurda questa destra! E l’opposizione? Non c’è.

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