Regionali, quante stranezze! Rifondazione e Liberu con Calenda!

13 Febbraio 2024
3 Commenti


A.P.

Bisogna ammettere che in Sardegna avvengono tante stranezze, cose inspiegabili a rigor di logica. Anzitutto Soru. Il suo nome è stato avanzato all’interno del centrosinistra. E’ stata preferita la Todde. Una persona sensata che fa? Accoglie la scelta e si mette a disposizione. Un dirigente fa così, mira a salvaguardare l’unità dello schieramento, anche perche’ questa è l’unica arma per vincere. Lui, invece, contesta la democrcraticità della decisione e si autocandida, come se l’autocandidatura sia più democratica della designazione ad opera di un’assemblea di rappresentanti del centrosinistra. Strano modo di ragionare e d’intendere la democrazia. Mister Tiscali evidentemente pensa che i sardi stiano con ansia aspettando lui. Non ricorda che nel 2009 furono proprio i sardi a dargli il buon servito, preferendogli il modesto Cappellacci. Insomma, una cacciata a son’e corru!
Ma non basta. Non è una stranezza che Rifondazione comunista si schieri con Soru e alla fine si trovi alleata di Calenda e Renzi, i maggiori sostenitori di Soru? Quale politica in favore dei ceti popolari può venire da questa strana mistura è un vero mistero. E Liberu e gli indipendentisti? Cosa si aspettino da Calenda non si sa. Ed è probabile che Azìone li privi anche del seggio, semmai Soru ne abbia qualcuno. Alla fine i voti di Rifondazione e Liber
u concorreranno ad eleggere candidati di Calenda. Che fine strategia, non c”e che dire! Certo è comunque che questi gruppi ormai sono alla frutta e sembrano voler chiudere bottega. Non era più saggio fare come i Progressisti di Zedda, che, vista la malaparata, si son sfilati e sono tornati nel centrosinistra? Oppure, non era meglio stare a fronte alta con Lucia Chessa, che porta i suoi temi in campagna elettorale? O fare come Potere al popolo che dignitosamente, fallita la lista di sinistra, non si è presentato? Ma ognuno è libero di farsi danno con le mani proprie. E’ il libero arbitrio, bellezze!

3 commenti

  • 1 Aladin Franco Meloni
    13 Febbraio 2024 - 02:12

    W il libero arbitrio Andrea, ma dobbiamo avvertire che purtroppo potrebbe consentire che si ripetano fatti come l’omicidio di Abele da parte di Caino o la scelta dell’assassino Barabba contro l’innocente Gesù, Fuori di metafora, dobbiamo dire a tanti compagni: non siate complici della vittoria della destra, la peggiore destra inopinatamente al potere. Promuoviamo la partecipazione al voto, anche utilizzando il “voto disgiunto” previsto dalla pessima legge elettorale sarda. Il voto disgiunto è in generale uno strumento disdicevole, ma in questa legge può costituire un positivo strumento correttivo. Al riguardo ha scritto, di recente, Tonino Dessì, uno dei più acuti pensatori politici della nostra parte: “…il voto disgiunto può incidere per l’elezione del Presidente della Regione quando tra i due blocchi principali di liste coalizzate si verifica una condizione quasi di testa a testa”. Come veriosimilmente si verificherà in questa scadenza elettorale. Se si vuole salvare il salvabile in questa situazione non resta per tanti compagni ragionevoli che praticare appunto il voto disgiunto in favore della propria lista da una parte e della candidata presidente Alessandra Todde dall’altra. Non v’è commentatore politico indipendente (non parliamo evidentemente di noi, che siamo partigiani di Alessandra Todde) che attribuisca alla coalizione di Renato Soru se non un onorevole terzo posto - ammettiamo nella migliore delle ipotesi, un 20% ? - che lascia in ogni caso inesorabilmente fuori dal Consiglio il candidato presidente, Per lui pertanto un voto ininfluente. Pensiamoci bene tutti e ci pensino bene insieme a noi i sostenitori delle liste della coalizione di Renato Soru, i tanti che hanno a cuore la salvaguardia della nostra Regione dalle grinfie della destra fascista.

  • 2 Aladin
    13 Febbraio 2024 - 02:26

    Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=151811

  • 3 aldo lobina
    13 Febbraio 2024 - 09:18

    Certo, professore, è proprio il libero arbitrio di Soru e dei suoi alleati, nessuno dei quali ha fatto doppio gioco. Soru aveva solo chiesto primarie all’interno dell’abortito schieramento. Del resto, quando qualcosa abortisce c’è un grosso problema..Anche di democrazia appunto. Ma, dove sono le sentinelle della democrazia evocate da un partito che soprattutto in Sardegna è diventato la pallida ombra di se stesso. Ma, ha visto chi ha candidato? E poi, davvero pensa che Todde abbia qualità per farla preferire a Soru? Soru è sostenuto da gruppi che ne hanno accettato la leadership, come Truzzu e come Todde.

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