Buone notizie d’oltralpe

22 Maggio 2024
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A.P.

Vengono buone notizie d’oltralpe. All’Aja il procuratore generale presso la Corte internazionale ha chiesto al’incriminazione di Netanyahu e Galland nonche’ di tre capi di Hamas.

La Francia ne ha preso atto. Altri tacciono. Gli israeliani ed i loro amici contestano duramente l’iniziativa con una critica di fondo: la procura dell’Aja accomuna lo stato di Israele ad una organizzazione terroristica. Ora a me pare che l’argomentazione vada capovolta. Può uno stato compiere atti che sono propri di bande terroristiche? Il massacro di Hamas del 7 ottobre giustifica la reazione del governo israeliano? Beninteso, una ritorsione israeliana era scontata, ma che c’entra la popolazione civile? 35 mila morti. Perche’ colpire anche donne e bambini? Perche’ affamarli impedendo i rifornimenti? Perche’ distruggere ogni cosa, compresi ospedali e scuole? Di fronte a tutto questo ogni persona di buon senso non può non condannare il governo Netanyahu. Così come non si può non condannare l’azione di Hamas del 7 ottobre; anche questa organizzazione non può attaccare civili inermi, molti dei quali, fra l’altro, non ostili ai palestinesi.

Si comprende, quindi, la richiesta del procuratore generale, e si attende la decisione sul rinvio a giudizio.

L’altra buona notizia  viene da Londra. Assange può presentare appello ed ha così ancora la speranza di sfuggire all’estradizione negli USA, dove lo attende una possibile condanna a molti anni di detenzione. E ciò che è molto grave è la manifesta ostilità del governo americano, un clima cioè manifestamente sfavorevole, che inevitabilmente incide sul giudizio. In tutti gli ordinamenti civili esiste la legittima suspicione, che comporta il traferimento del giudizio ad altra sede ove in quella competente il clima sia palesemente e diffusamente contrario all’imputato. Solo per questo Londra dovrebbe negare l’estradizione. Per Assange è poi sufficiente considerare ch’egli ha compiuto un’azione meritoria: come giornalista ha diffuso documenti che provano molte nefandezze sul piano internazionale degli USA. E se i documenti fossero stati della Federazione russa? Assange non sarebbe un eroe? Speriamo che Londra sull’appello di Assange decida con buon senso e secondo diritto.

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