I dieci punti della manovra disastro

5 Settembre 2011
1 Commento


Alfiero Grandi

 

Il Governo ha compiuto l’’ennesima giravolta. Sono arrivati gli emendamenti che hanno cambiato per la terza volta la manovra e nei prossimi giorni c’è da aspettarsi qualche novità.
In breve la situazione può essere riassunta così.

1) Il Governo ha approvato un decreto legge pieno di scelte sbagliate, ma di queste ha corretto solo quelle riguardanti il contributo straordinario per i redditi sopra i 90.000 e i 150.000 euro. Per i dipendenti e i pensionati pubblici invece il contributo straordinario è rimasto. Evidentemente per Berlusconi le tasche dei redditi medio alti privati sono interdette, mentre quelle dei pubblici no.

2) L’alleggerimento della stretta su Enti locali e Regioni è modesta, tanto è vero che gli interessati mantengono la protesta.

3) Misure per aiutare la ripresa e l’occupazione non c’erano prima e non ci sono ora. Del resto l’unico modo per finanziarle sarebbe chiedere un contributo al 10 % delle famiglie che ha il 45 % della ricchezza del paese. Si tratta della tanto vituperata patrimoniale che esiste in paesi più ricchi dell’Italia, ma non nel nostro.

4) Delle misure sullo scudo fiscale,per chiedere qualcosa in più a chi ha beneficiato di uno sconto di almeno 40 miliardi di euro sui capitali esportati illegalmente all’estero,nemmeno l’ombra. Al contrario si avverte un rumore di nuovi condoni.
Per questo le draconiane misure antievasione risultano estemporanee. Appena arrivato al Governo Tremonti ha smantellato tutto quanto aveva impostato il Governo di centro sinistra.
Si sa che a smantellare si fa prima che a introdurre un patto di lealtà con i contribuenti. E’ tanto vero che questo Governo non ha alcun remora ad adottare misure fiscali retroattive, escluse dallo Statuto dei diritti del contribuente - un tempo sostenuto dallo stesso Tremonti - e da un rapporto corretto con i cittadini. Certo c’è poco da meravigliarsi, se questo è il Governo che ha pensato di togliere da un giorno all’altro gli anni del riscatto delle lauree e del servizio militare, cambiando precipitosamente sotto le proteste legittime degli interessati.

5) Le misure che vengono proposte dal Governo per la lotta all’evasione potrebbero dare qualche risultato, ma dovrebbero essere meglio coordinate con quelle adottate per legge appena qualche settimana fa, che hanno previsto, al contrario, una sorta di garbato galateo verso i sospettati, del tipo: verrei a controllarla, naturalmente in borghese e per un periodo limitato di tempo. In ogni caso è difficile quantificare il risultato e infatti il, Governo dopo avere promesso mirabolanti risultati nell’aumento delle entrate dimostra di crederci poco e si cautela mantenendo aperta la possibilità di aumentare l’Iva. Del resto lo ha detto esplicitamente Berlusconi a Parigi, parlando di una novità assoluta: l’aumento dell’Iva per tre mesi, provvedimento di cui non c’è notizia al mondo. Infatti se i prezzi salgono per effetto dell’Iva poi non scendono più comunque. Se Tremonti, per una volta a ragione, è contrario all’aumento dell’Iva, pazienza, Berlusconi vuole andare avanti.

6) Povere cooperative pagheranno un prezzo salato, la vendetta del centro destra non perdona quel tanto di diversità che resta.

7) Ci sono alcune curiosità.
Non si sa quanto malevolmente, sono stati presentati 2 curiosi emendamenti. Uno aumenta la prescrizione di un terzo per i reati fiscali. Parziale ma giusto. L’altro manda in carcere chi ha evaso più di 3 milioni di euro. Meglio di nulla. Feltri ha detto che si tratta di poche decine di contribuenti, si vedrà.
Ciò che è certo è che Berlusconi è tra questi perché è imputato per frode fiscale per più di 3 milioni di euro e se l’emendamento non verrà scritto ad personam la prescrizione allungata potrebbe consentire lo svolgimento del processo che lo riguarda. Tremonti sta cercando di liberarsi del cavaliere ?

8) Lo sciopero della Cgil è la migliore risposta alla porcheria dell’articolo 8 del decreto legge che devasta le relazioni sindacali per fare un favore a Marchionne e alla parte più reazionaria dell’imprenditoria. L’opposizione dovrebbe porre la cancellazione dell’articolo 8 come pregiudiziale, prima di limitarsi a votare contro questo provvedimento di legge senza ostruzionismo.
Bersani ha detto che il Pd si metterà di traverso ad eventuali condoni, farebbe bene a farlo anche per l’articolo 8 che non è meno grave di un condono.

9) Il Governo sta preparando le condizioni per la richiesta del voto di fiducia, perché il centro destra è nella confusione e in un voto libero potrebbe accadere di tutto. L’attacco di Berlusconi all’opposizione, definita irresponsabile e antitaliana, ne è la premessa, perché se voleva dialogare deve avere confuso gli appunti. La fiducia è alle porte.

10) Purtroppo ha ragione Nouriel Roubini, l’Italia paga la tassa Berlusconi, la sua permanenza al Governo ha fatto cadere nel ridicolo la credibilità del nostro paese nel mondo, i mercati non si fidano, l’Europa ci guarda stupita. L’aumento del costo del debito pubblico è in buona parte colpa sua. Deve andarsene, non c’è alternativa. La scelta migliore è votare prima possibile come in Spagna, a novembre se è possibile. Per condividere le misure di questa fase straoridinaria non ci sono le condizioni minime

1 commento

  • 1 Angelo
    7 Settembre 2011 - 08:03

    Ma scusate, Vi siete dimenticate di citare i tagli alla politica o questi sono stati tegliati !!

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