8 marzo: un impegno e una poesia

8 Marzo 2014
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Red

Oggi la giornata delle donne. La festa alle donne l’hanno fatta gli uomini del PDL e PD con la legge elettorale regionale, e perciò ecco l’impegno ad un’azione positiva forte. Quando, lunedì o martedì, la Corte d’appello di Cagliari proclamerà formalmente gli eletti al Consiglio regionale, risulterà che le donne si contano sulle dita di una mano. I maschi di PDL e PD con la legge elettorale regionale hanno truffato non solo le forze di minoranza irrispettose e combattive, ma anche le donne. Com’è noto, siamo impegnati col Comitato 12 ottobre, il Manifestosardo ed altri a contrastare l’atto di proclamazione degli eletti con ricorso al Tar. Si chiederà al Giudice amministrativo (che ne ha il potere) la modifica della proclamazione degli eletti formulata dalla Corte d’appello e la riattribuzione dei seggi senza l’assurdo premio di maggioranza e la incredibile soglia di sbarramento. Si ipotizza una violazione dell’uguaglianza del voto sancita nell’art. 48 della Cost., nello Statuto speciale e nella stessa legge elettorale regionale. Nel giudizio davanti al Tar si solleverà la questione di legittimità costituzionale. Infatti, presupposto della modifica della composizione del Consiglio è la rimessione degli atti alla Consulta e la declaratoria di illegittimità costituzionale delle norme indicate. E’ l’occasione per chiedere alla Consulta anche una parola chiara sulla parità uomo/donna nella disciplina elettorale, alla luce sempre del principio di uguaglianza (art. 3) e della sua applicazione, con appropriate azioni positive anche legislative, nei pubblici uffici (art. 51). Anche le Regioni devono agire in questo senso, come dice specificamente il 7° comma dell’art. 117 Cost. Gli uomini del PD e PDL hanno fatto strame di tutto ciò che sta fuori di loro, donne innanzitutto, in violazione della regionevolezza e della Costituzione. Noi chiederemo alla Consulta di porvi rimedio con una prescrizione chiara.

Ed ora la poesia inviataci da una lettrice

Poesia

 

DONNE E VIOLENZA…


Piccolo alberello verde

piegato e spezzato

da una tempesta di pioggia

dove lampi cadono su di esso

con furia.

Tuona fuori

un rumore assurdo

in un prato verde

dove il silenzio tace.


LAMUSTA CHIARA

 

In questa poesia parlo della violenza sulla donna. una donna come l’alberello non riesce a difendersi perchè è vittima di una dipendenza affettiva. Ho evidenziato la poesia eliminando la punteggiatura creando un vuoto dentro come quelle donne che non riescono a ribellarsi nelle mani di questi orchi. 

 

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