Cari pentastellati, attenti! Anche per voi gli errori non pagano!

22 Gennaio 2019
3 Commenti


Amsicora

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Gente! Mi è giunta voce che da molte parti si mormora che io uso due pesi e due misure. Mano di velluto per i 5 Stelle e bastus a tutti gli altri. Posso dirvi che questi rumors non mi garbano? Che sono ingiusti e ingiustificati? Ho sempre affermato che guardo i fatti senza pregiudizi, quindi con animo sgombro e libero. Ho affermato che non sono pro o contra ex ante, a prescindere, ma solo ex post, a seguito della considerazione dei fatti. Non ho inventato nulla. Metodo sperimentale, signori miei, gallileianamente. Ergo, così mi tocca anche nei riguardi dei 5 Stelle, che voci incontrollate mi accusano di trattare coi guanti, ossia con riguardo.
Bene, vediamo se le male lingue taceranno. Mi tolgo i guanti e infilo i guantoni. Prendiamo la vicenda Mura, conclusasi domenica con l’elezione del buon Andrea Frailis.
Che dire? Anzitutto che il M5S ha commesso una leggerezza iniziale. Secondo voi, cosa fa un velista? Fa vela! Immancabilmente, permanentemente e insistemente vela, solamente vela. Dunque, il Movimento doveva interpellare Mura in modo franco e stringente, come fa l’avvocato col cliente prima di presentarlo al giudice, chiedendogli se, puta caso, era nelle sue intenzioni appendere la vela al chiodo e darsi a fare altro, ad esempio politica. Solo, dopo avere ricevuto una ferma e convinta affermazione di abbandono degli oceani, i pentastellati potevano candidarlo. In mancanza, dovevano stringergli la mano per la franchezza, e passare ad altro candidato. Ce n’è molti validi nella c.d. società civile, attaccanti, difensori, giuristi, centrocampisti, economisti e molti altri ancora. Invece il M5S ha preteso che un velista incallito, non pentito, frequentasse assiduamente le aule parlamantari e non facesse…vela!? Ditemi voi: questa è saggezzaa o follia?
Secondo errore: il povero Mura in parlamento deve essersi sentito ristretto come in prigione e, in preda ad un indescrivibile stato d’angoscia, dev’essersi portato in riva al mare a scrutare l’immenso orizzonte. E poi, irrefrenabilmente, per superare l’attacco di claustrofobia, ha ripreso a far vela. Ora la regola del M5S per i parlamentari è che far vela “non si puote“. Regola sacrosanta per tutti, ma inapropriata per Mura. E allora perché non individuare per lui un modo di renderlo il messaggero nel mondo, il testimonial come si dice oggi, delle battaglie del Movimento? E’ un modo originale, consono alle positive provocazioni a cui i gialli ci hanno abituato. Chiarito che in parlamento fra i pentastellati può far vela solo un velista del calibro di Mura, il resto si poteva gestire. Caro Di Maio, non tutti avrebbero potuto dire di voler far vela, per la semplice ragione che non tutti i perlamentari pentastellati hanno fatto il giro del mondo in barca a vento o hanno guadato oceani in solitaria. Suvvia! Un po’ di fantasia, che diamine! Potevate chiedergli di stampare il simbolo dei 5 stelle nella barca o nella vela e di esporre scritte inneggianti alle battaglie del Movimento. Pensate che bello al vento, nei mari: “onestà!” oppure “reddito garantito ai bisognosi” o ancora “rispetto del lavoro e dei lavoratori” oppure “redistribuzione equa della ricchezza“. Sarebbe stato un bel vedere. Scritto anche in inglese quegli logans avrebbero fatto il giro del mondo, molto più di quanto non facciano molti dei parlamantari sardi del Movimento di cui non si conosce il nome né la faccia, nè le opere.
Invece, no. Mura viene posto fra una vela e una scrivania, e lui non ci pensa neanche un attimo sceglie la vela, la sua vita. Ed ecco l’errore: espulsione! Non basta: dimissioni! Arcigni! Banali!
Ed eccoci chiamati alle urne domenica 20 a sostituire il velista che…. fa vela e a spendere per la bisogna due milioni di euro in elezioni-burletta.
Ora amici e amiche a 5 Stelle, ditemi chi, munito di ordinario raziocinio, non può vedere in questa vicenda un intreccio di imperdonabili leggerezze. Di più, una svalutazione del voto, una sottostima del fatto che il consenso va conquistato con atti e condotte coerenti e razionali.
E poi? Poi, sul presupposto che il voto alle vostre liste sia un atto immancabilmente dovuto avete candidato nel collegio di Cagliari l’assessore ai LL.PP. di…Carbonia! Rispetto per Caschili, rivelatosi persona seria e di specifica preparazione, ma che c’azzecca. Poi in una campagna breve e sottotraccia occorreva un volto già noto nel dibattito pubblico, un candidato alla Frailis, per capirci, non un candidato per quanto valido da dover accreditare in poco tempo e in una campagna dimessa e quasi clandestina. Risultato: Frailis familiare (oltre che una brava persona) prende i voti, Caschili, chi è costui?, ne acchiappa pochini. In questa situazione bisogna anzi ammettere che Caschili è andato perfino bene. Poteva andar peggio.
Cari amici/e pentastellati, a fin di bene, come faccio sempre con tutti e dunque senza offesa, posso dirvi una cosa? Avete ottenuto il 4 marzo una valanga di voti e di deputati come mai nessuno prima in Sardegna. Avete una potente armata di deputati sardi… e non avete preso alcuna iniziativa sulle questioni di fondo che riguardano l’Isola. Avete qualche parlamentare europeo…in clandestinità. Di questa possente rappresentanza si è saputo quanto segue: Mura espulso, una parlamentare europea dimessa e, prima, sanzionata dal Parlamento di Strasburgo perché aveva imposto ad alcuni assistenti…di assisterla in un trasloco! Dei parlamantari sardi ha fatto notizia una onorevole signora…per un’accesa discussione con una commessa in un supermercato. La materia del contendere? Alcuni schizzi malandrini di coca cola sull’abitino nuovo.  E poi? Poi nulla. Ora, voi capite che, pur apprezzando le vostre battaglie generali, una rappresentanza…deve rappresentare il territorio, l’Isola! E voi - scusate - non lo fate adeguatamente. Siete assenti perfino nella camoagna elettorale in corso! E allora perché darvi un rappresentante in più per rimpiazzare Mura? Avete qualcosa da obiettare? Quadra il ragionamento o no?
E le elezioni regionali? C’è tempo. Ma il rischio è forte. Imporre Desogus, ottima persona, ma di cui pochi in Sardegna conoscono il nome, il volto e  le opere, è un lavoro improbo. E allora o il vento soffia e il voto diventa impersonale e cieco oppure come fare in due mesi (ora uno) a far capire di che pasta è, e di cosa è capace il buon Desogus? Non so, ma puntare sul voto comunque e a prescindere in elezioni locali è a dir poco cosa ardita. Non vi rendete conto che l’elettore va aiutato con candidati noti e graditi? Ho la sensazione che abbiate messo in moto una catena di decisioni, scientificamente preordinata a perdere, a far vincere gli altri. Zedda e Solinas non hanno virtù proprie da esporre, splendono non di luce propria ma per le cavolate vostre. Spero di sbagliare, un bel colpo di scopa in Sardegna serve come l’aria ai polmoni e la luce agli occhi. Ma ho molte paure. Vedremo.
Amici/e pentastellati, c’è una morale in questa favola? C’è! Eccome! Eccola! Pur mantenendo l’ispirazione originaria, anzi per confermarla, dovreste rivedere alcune vostre rigidità. Per esempio, in Sardegna vi è stato proposto di affiancare a voi, data la legge truffa ipermaggioritaria regionale, una lista di persone qualificate e stimate  della società sarda (non un partito) e voi cosa avete risposto? Immancabilmente e con supponenza NO! Eppure dopo il voto di marzo, a Roma, il contratto con la Lega l’avete fatto! Qui si trattava di persone per bene, non di bulli. Eppure avete mandato a casa quella gente vogliosa di darvi una mano. Un po’ di flessibilità nel ragionamento, forse non guasterebbe. Se no, pure voi diventate autorefereniali ed è finita.
Ma ora non c’è più tempo, buon viaggio e felice arrivo! Vi auguro ogni bene. Che dio vi assista! Amen!

3 commenti

  • 1 Aladin
    22 Gennaio 2019 - 09:57

    Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=92393

  • 2 Roberto Ziranu
    22 Gennaio 2019 - 13:42

    Bellissimo articolo, non fa una piega…
    Se avessero usato l’immagine di Andrea Mura in giro per il mondo per promuovere il Movimento e le loro idee , oggi avrebbero avuto un parlamentare in più ed un problema in meno, … tutta questa storia ha fatto allontanare molte persone che stimavano Andrea Mura dal movimento. Se tutti i voti che ha preso Mura erano del movimento, perché non li ha presi questo giovane di Carbonia questa domenica ?
    Oppure la favola dei 5 stelle é finita ?
    Ne riparliamo a marzo per le regionali.

  • 3 Sergio CASALI
    23 Gennaio 2019 - 15:58

    Conosco Andrea Mura molto bene da tantissimi anni e conosco perfettamente la storia in tutti i suoi più piccoli particolari. Andrea fin dalla iniziale proposta del Movimento di farlo correre per i Cinquestelle aveva detto che l’iscrizione lui alla regata (finita poi male) dello scorso novembre, route du rhum, lui l’aveva già fatta e Di Maio aveva detto che non ci sarebbero stati problemi, salvo poi voltargli la faccia (non lo ha ricevuto in parlamento) e scaricarlo in malo modo dandolo in pasto alla stampa che chiedeva gente che sedesse a tutte le ore sugli scranni del parlamento anche se dormiente.
    Andrea e tutta la sua famiglia sono brave persone e il fatto che lui abbia rinunciato a 5 anni di lauti stipendi lo pone in una cerchia di persone rare, che la politica non può permettersi.
    La politica vuole persone con corredo di rinvii a giudizi e condanne.

    50 minuti di applausi a Frailis, costato 2 milioni di euro di elezioni suppletive.

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