Che il vento stia cambiando?

15 Marzo 2010
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Andrea Pubusa

Buone nuove d’Oltralpe. In Francia dura batosta per la destra del presidente Nicolas Sarkozy al primo turno del voto regionale, mentre vola il partito socialista (Ps) di Martine Aubry, che si prenota per le presidenziali del 2012.
I socialisti incassano tra il 29,1% e il 30% dei voti mentre il partito presidenziale dell’Ump si deve rassegnare ad un risultato che oscilla tra il 26,7% e il 27,3%, secondo le stime degli istituti TNS-Sofres e OpinionWay. Al secondo turno del voto, domenica prossima, il Ps potra’ contare anche sui voti degli ambientalisti e della sinistra radicale, contro una destra che corre da sola. La sinistra, che dal 2004 guida 24 delle 26 regioni francesi (compresi i dipartimenti d’oltre mare), spera di realizzare il ‘grande slam’ e vincere nelle uniche regioni ancora in mano a Sarkozy - Corsica e Alsazia. Vuole, insomma, far cappotto e creare così il clima giusto per tornare alla guida del Paese.
Il risultato è splendido ma non ci sono solo luci. Cì sono anche le ombre: un’astensione che tocca il 53% contro il 39% delle scorse elezioni e la rimonta del Fronte Nazionale di estrema destra di Jean Marie Le Pen, che si impone come quarta forza politica nazionale, con oltre il 10% (tra l’11,2 e il 12% delle preferenze), ben al di sopra dei risultati ottenuti alle scorse elezioni legislative ed europee. Il Fronte Nazionale è il vero ”guasta feste” di questo scrutinio. Cala invece il MoDem, il partito centrista di Francois Bayrou, fortemente ridimensionato dal primo turno, con meno del 5% dei voti. Calano di quasi 5 punti rispetto alle europee dello scorso giugno anche gli ambientalisti di Europe Ecologie, guidati da Daniel Cohn-Bendit, anche se totalizzano un buon 12% dei suffragi.
Che il vento stia cambiando? Incoraggianti segnali anche in Italia: grande mobilitazione in tutto il Paese sabato. Bersani sembra essere sulla buona strada, tornando alla mobilitazione del suo partito e degli elettori di centrosinistra. Positiva la ritrovata unità con la sinistra, anche se rimangono le divisioni. Il settarismo è duro a morire, come dimostrano le due manifestazioni di sabato a Cagliari, alla stessa ora in piazze diverse.
Molto importante e sorprendente la partecipazione all’iniziativa de “Il fatto quotidiano” ieri a Cagliari. Sala strapiena al Mediterraneo per Padellaro e Telese. E interessante la presenza di tante realtà in lotta, dagli operai Alcoa, alle associazioni che difendono il Microcitemico, alla scuola, all’agricoltura. Un mondo progressista che, fuori dalle beghe e dalle alchimie della politica, tesse una rete democratica preziosissima, fondata sull’impegno serio e continuo. 
Non è mancato purtroppo chi ha usato il microfono per fare dietrologia. Così un ex sindacalista ha attaccato i sindacati e gli operai Alcoa perchè trattano col padrone della fabbrica per salvarla e salvare i posti di lavoro. Ma con chi dovrebbero trattare?  Non mancano i soriani duri e puri, come Giorgio Melis e Cristina Lavinio, che ancora stigmatizzano il “fuoco amico”, di cui sarebbe stato vittima il loro beniamino. Vedono con acutezza le oscurità dell’altro campo, ma non le proprie. Ad esempio le “relazioni pericolose” intorno a Cualbu su Tuvixeddu, che però non bloccano l’intervento edilizio, mentre omettono le condanne di Dettori e il processo a Soru su Saatchi e altro. Ma dove si può andare se si nascondono questi fatti gravi e non si considera che Cualbu ha dalla sua molteplici sentenze non solo del Tar Sardegna, ma anche del Consiglio di Stato. Dove si pensa di arrivare se si dimentica che il PM Caria, non certo tenero verso quel mondo melmoso che si è mosso intorno a Cualbu, non è andato oltre una contestazione all’ex soprintendente Santoni? E per di più si tratta di una imputazione in relazione ad un falso grave (da provare in giudizio, ovviamente), ma ininfluente sull’esito della vicenda (anche perché espresso in seno ad una Commissione giurdicamente incompetente), mentre ha archiviato le indagini per tutti gli altri, Cualbu compreso.
Non vi pare una condotta speculare a quella dei sostenitori del Cavaliere? Non presentano la lista a Roma ed anziché chiedere scusa ai loro elettori, si scagliano contro la sinistra a loro dire carica d’odio al punto d’impedire il voto agli elettori del centrodestra a Roma e provincia. Ma dimenticano di dire che due organi amministrativi di controllo e due gradi di giudizio (Tar e Consiglio di Stato) non hanno riammesso una lista, in realtà mai presentata. Qui siamo al ridicolo. E ben emerge dalla decisione di sabato del Consiglio di Stato. Il PdL a Roma ha presentato la lista solo dopo il malfamato decreto salva-liste, prova che non l’aveva presentata prima. Berlusconi col suo codazzo tuona, ma anche l’ultimo degli avvocati amministrativisti sa che se, in relazione ad un provvedimento negativo, l’interessato avvia una procedura in sanatoria, il ricorso diventa improcedibile, perché viene superato dal nuovo. Accade spesso in materia edilizia con gli accertamenti in conformità degli abusi edilizi.
Ora, l’interesse si sposta al nuovo ricorso al Tar contro l’esclusione ad opera delle commissioni elettorali della lista presentata dopo il decreto salva-liste e ci sarà certamente un nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato. Ma come non vedere l’insensatezza dei proclami del Cavaliere? Per lui i giudici sono buoni (Tar Lombardia su Formigoni) o cattivi (Lazio) a seconda che diano o no ragione alla sua parte, a prescindere dal merito delle vicende. Un atteggiamento schizofrenico e poco credibile, che sembra indispettire anche settori del centrodestra, così come penalizzano il centrosinistra le posizioni settarie che non vedono quanto berlusconismo e malaffare esista anche nel nostro campo. E bene hanno fatto Padellaro e Telese a dirlo ieri al folto pubblico cagliaritano. Un centrosinistra molto simile al centrodestra negli uomini e nei comprtamenti non è mobilitante. Per tornare a vincere occorre esser alternativi su tutto, in primis rimettendo l’etica della responsabilità al centro dell’impegno politico.

1 commento

  • 1 Bomboi Adriano
    16 Marzo 2010 - 02:21

    Da segnalare: I Nazionalisti Corsi al 28%.

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