Impunità dei potenti è garantismo o golpismo?

15 Febbraio 2011
1 Commento


Aldo Lobina

Prima esisteva il “partito dello scudo crociato”; per la verità esiste ancora alle spalle di Pierferdinando Casini, quando si fa intervistare davanti alle telecamere, ma non è la stessa cosa. Adesso il partito dello scudo c’è ancora: si è formato in Parlamento nelle file del PDL dove un centinaio di deputati vuole sospendere indagini e processi che riguardano i parlamentari fino alla scadenza del mandato. Non porta la croce, ma la vuole imporre solo agli altri. Allo scopo dichiarato di assicurare la governabilità del Paese e a garanzia della libertà della funzione parlamentare.
All’indomani di Tangentopoli il Parlamento decise di abrogare l’immunità parlamentare. Non era un Parlamento costituito da “nominati”, ma da rappresentanti che venivano scelti direttamente dal popolo col sistema delle preferenze in base a una legge elettorale diversa da quella in vigore. Oggi le maggioranze parlamentari sono artefatti, quasi sempre subordinate al potere esecutivo. Oggi, alla luce di scandali di tipo economico finanziario che coinvolgono esponenti della classe politica , invischiati anche in presunte piccanti e morbose storielle di mille e una notte e comunque in frequentazioni non proprio edificanti , la si vuole in qualche modo reintrodurre l’immunità. Più che uno scudo, alla luce degli eventi boccaceschi che ci raccontano, sembra una specie di cintura di castità al contrario, che si farebbe indossare ai parlamentari per proteggerli dagli attacchi, morali o immorali, scegliete voi l’aggettivo, di una magistratura giudicata golpista per un verso, bigotta e guardona insieme per l’altro. Se fossero provate le accuse nei confronti di B saremmo dentro il recinto certo del Codice Penale, ma anche e soprattutto ai limiti di quello Mentale che è “penale” anch’esso, ma con la p minuscola. Infatti non possiamo fare a meno di definirlo così per assonanza con organi assurti a simbolo della fertilità. Nel secondo caso dovremmo invocare una sorta di interdizione dai pubblici uffici per patologie afferenti a quella branca della medicina che si chiama psichiatria. Certi nostri rappresentanti dovrebbero superare un test psico attitudinale, come quello che si pretende ai ragazzi che scelgono di fare il militare e che falcidia molti di loro. Come quello che proprio B voleva proporre per i candidati alla magistratura. Tra i tanti istituti di garanzia che abbiamo inventato in Italia, ecco, ne manca uno: un bel collegio medico, eletto con modalità simili a quelle per gli esponenti della Consulta, preposto a valutare prima e durante la compatibilità a compiti di rappresentanza relativamente alla salute mentale. Altro che conflitto di interessi. Qui il problema rischia di essere un altro, un conflitto interiore a-morale, fondamentalmente anarchico, anche apparentemente svincolato da leggi naturali, che si cerca di aggirare in tutti i modi. Le plastiche facciali, il trapianto dei capelli, il mito della virilità, l’ostentazione del successo e della presunta efficienza trasmettono valori più o meno effimeri, sono metafora di non accettazione di sè. L’ umana specie ha limiti. Anche la pazienza! Sarebbe il caso di ripetere l “usque tandem”.. nei confronti di questi signori che fanno leggi ad personas e ad personam, considerati i numerosi casi di persone con problemi giudiziari che siedono in parlamento. Che viene interpretato in questo modo come un asilo, un luogo dove spazio e tempo possono essere sospesi , insieme alle leggi che devono valere solo per gli altri, per chi è fuori dal recinto, senza diritto d’asilo.
Curioso il garantismo invocato per sè da parte di questo ceto politico e le sanzioni esagerate previste per esempio da quel cerbero di Brunetta nei confronti dei pubblici dipendenti che non si sintonizzano con le sue volontà.
Magistrati, medici, insegnanti, burocrati, giornalisti debbono essere controllati con la giusta severità, non c’è dubbio. Ma la severità di chi utilizza due pesi e due misure profuma di golpe. Questa sì!

1 commento

  • 1 Carusi Mauro
    15 Febbraio 2011 - 23:10

    Il mio commento è : Politici vergognatevi!
    fatte un atto purificativo e riparativo:
    Dimettetevi !

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