Cara Francesca, che brutte parole per una signora!

11 Ottobre 2016
1 Commento


Amsicora

Francesca Barracciu (Martin Rulsch) 1.jpg

Cara Francesca,

una volta, tanti tanti anni fa, la pubblicità di una nota produttrice di dentifricio diceva, mostrando una bella signora sorridente, ”con quella bocca puoi dire ciò che vuoi“.  Ma come stona nella tua bella bocca quel linguaggio, macho e con un vago sapore intimidatorio e mafioso, contro il buon Bersani! Bersani un infame… ma dai! E perché? Perché dice no allo scasso costituzionale di Renzi? Ma quando mai! Bersani ha conquistato, molti o pochi che siano, i voti su cui Renzi malgoverna l’Italia. Nel suo programma - l’ho letto e riletto - non c’era il proposito di modificare la Costituzione. Neanche un rigo! Del resto Bersani era alleato con Vendola e non con Alfano! E allora, se di scorrettezza democratica dobbiamo parlare, questa è da imputare a Renzi, che usa il voto al PD per fare altro rispetto al programma su cui quel partito lo ha ricevuto.
Cara Francesca, non voglio usare il tuo linguaggio, potrei farlo con buone ragioni, ma non dico che Renzi spara dal muretto a secco su molti elettori del PD e non dico neppure che è un infame, dico che è un trasfornista, un impareggiabile trasformista. Non ti pare che questo usare i voti conquistati da Bersani per scassare la Costituzione sia un atto di trasformismo che nella storia parlamentare italiana non ha pari? Tu che sei una storica, sai che il trasformismo di Depretis della seconda metà dell’Ottocento è cosa da educande rispetti a questo!
Cara Francesca, questo parlamento non ha dunque alcuna legittimazione politica a modificare la Costituzione. Ma non ha neanche legittimazione giuridica, perché la Camera è stata eletta sulla base di una legge elettorale (il porcellum), annullata dalla Corte costituzionale proprio nel premio di maggioranza. E’ vero che gli organi pubblici illegittimi o scaduti devono continuare a svolgere le loro funzioni fino all’insediamento dei nuovi, ma devono svolgere solo l’ordinaria amministrazione e si deve andare subito al rinnovo. Una Camera incostituzionale non può finire la legislatura e non può modificare la Costituzione!
E tu, Francesca, come la metti con la compressione del regionalismo? Quand’eri candidata alla presidenza della Regione dicevi che l’autonomia regionale andava sviluppata ed ora voti una modifica del titolo V che, con la clausola di supremazia dell’interesse statale, annulla quell’autonomia, E non venirmi a raccontare anche tu la storiella che lo Statuto speciale non viene toccato, perché in uno Stato neocentralista, gli spazi di autonomia si riducono inesorabilmente per tutti. Ed anche questo è trasformismo, tu diresti una fucilata dal muretto a secco contro gli elettori sardi, un gesto infame di tradimento della Sardegna. Ma io non lo dico, dico solo che è democraticamente scorretto.
Cara Francesca, forse per te, che vivi in un partito-bordello, parlare di correttezza costituzionale è come parlar bene della Madonna all’inferno, ma - ascoltami! - pensala come vuoi, però usa almeno un linguaggio da signora. Quei muretti a secco da cui si spara alle spalle e la condanna d’infamia al tuo vecchio e mite segretario, non si addicono ad una gentil dama. Insomma, con quella bocca non puoi dire ciò che vuoi!

1 commento

  • 1 Lucia Pagella
    11 Ottobre 2016 - 10:20

    Gentil dama?? Boh!! Caso mai gentil indagata. Lucia Pagella

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