Giovani indipendentisti si muovono…

3 Febbraio 2017
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Red

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Presentata pubblicamente a Oristano la Federatzione de sa Gioventude Indipendentista. Durante la conferenza sono stati messi in chiaro i presupposti su cui la Federatzione si fonda, la sua organizzazione e gli obiettivi che si pone. Non si tratta di un altro partito politico, né di un soggetto che punta ad entrare in competizione con gli altri movimenti indipendentisti, tutt’altro. L’obiettivo della Federatzione è mettere insieme tutti i ragazzi e le ragazze dai 15 ai 29 anni che hanno a cuore il problema dell’autodeterminazione del popolo sardo. Questo avverrà su un piano federale, ossia singoli, collettivi e organizzazioni politiche giovanili dei partiti indipendentisti esistenti potranno aderire alla Federatzione senza riunciare alla propria attività e autonomia, ma con una possibilità in più di incontrarsi e coordinare le proprie forze. La Federatzione ripudia ogni forma di fascismo e razzismo e non si riconosce nelle forme di nazionalismo etnicista e reazionario, ma fonda la sua analisi su un ragionamento di base: liberazione sociale e liberazione nazionale dei sardi sono due processi paralleli ed inscindibili. Da ciò consegue che anche i problemi che affliggono la parte giovanile della società devono essere interpretati, analizzati e infine combattuti sulla base di un presupposto irrinunciabile: sono causati anche dalla condizione coloniale della Sardegna nei confronti dello stato italiano.
I campi di analisi e di azione principali per la Federatzione saranno quelli dell’istruzione e del lavoro: problemi come la dispersione scolastica, l’incapacità dell’Università di relazionarsi con le realtà locali, l’occupazione militare dell’isola che affossa le prospettive di sviluppo di tanti paesi, la precarietà lavorativa stagionale legata ai mondi dell’agricoltura o del turismo, la scelta dell’emigrazione a cui sono costretti tanti giovani sardi se vogliono garantirsi un reddito, ecc.
Nel breve periodo la Federatzione cercherà di darsi un’organizzazione definitiva, passando per assemblee territoriali di presentazione e tesseramento in tutta la Sardegna in vista di un congresso che porti poi alla stesura finale del manifesto e dello statuto. Negli incontri preliminari è stato deciso di fondare la Federatzione su tre piani: quello dell’Assemblea Nazionale, a cui prendono parte tutti gli iscritti e che detta la linea politica della FGI; quello territoriale, con la costituzione di assemblee in ciascuna delle otto regioni della Sardegna, che si occupino dell’analisi e dell’azione politica in merito alle specifiche esigenze e problematiche di ogni territorio; infine un Esecutivo eletto dall’Assemblea Nazionale e formato da un membro per ogni regione che funga da punto di raccordo fra i vari territori e che dia seguito su un piano sardo generale alle linee politiche dettate dall’Assemblea.

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