Usciamo tutti dallo stadio e insieme andiamo nell’agorà

22 Aprile 2009
5 Commenti


Carlo Dore jr.

Interrompo il silenzio che mi ero auto-imposto dal mese scorso per proporre la mia opinione nel dibattito innescato dall’articolo di invito ai soriani a uscire dallo stadio e a misurarsi in un civile dibattito nell’agorà.
Andrea Pubusa, con l’intelligenza e la lucidità che sempre lo caratterizzano, pone una questione importante: l’abbandono dello stadio come presupposto necessario per favorire il ritorno all’Agorà. Nel caso di specie, però, l’invito ad abbandonare la curva veniva rivolto esclusivamente ai c.d. “soriani”, mentre nessuna menzione veniva fatta ai contestatori (o meglio, agli eterni detrattori) dell’ex Governatore.
Ecco, questa posizione a me pare incompleta per tre ordini di ragioni:
1) si ignora il fatto che, molto spesso, anche l’area antisoriana ha abbandonato il ragionamento politico per scadere nelle logiche curvaiole (ricordate i riferimenti alla “teoria del calcione”?).
2) basata l’opposizione a Soru sulla necessità di difendere il parlamentarismo, la democrazia partecipata, la moralità della politica, si è finito con l’attribuire dignità alla posizione di chi, per contrastare Mr. Tiscali, ha offerto (tramite l’adesione alla svolta “anti-lussiana” del Partito Sardo d’Azione) sostegno al sodale di quel Presidente del Consiglio che dell’antidemocraticità e dell’immoralità rappresenta la massima espressione.
Di più: in nome dell’anti-sorismo si sono ignorati una serie di elementi che sarebbe invece stato opportuno considerare per offrire ai lettori del blog un quadro esaustivo della situazione politica sarda, come le vicende che hanno portato alla sconfitta di Soru alle primarie del 2007; come l’aggressione squadrista alla casa privata dell’ex Presidente della Regione dell’ottobre dello scorso anno (da qualcuno addirittura derubricata come semplice atto di civile protesta); come i tanti misfatti che hanno caratterizzato la gestione del centro-destra nelle precedenti esperienze di governo locale (vi rammentate le 12 Province?); come la guerra delle carte bollate innescata dall’ala anti-soriana del PD, con tanti saluti al modello del “centralismo democratico” che di quel partito aveva caratterizzato la creazione.
4) Tutti gli elettori di Soru sono stati genericamente bollati come fans (e talvolta addirittura come servi) dell’attuale dominus de “L’Unità”. Così facendo, si finisce col dare un violentissimo schiaffone a chi, concependo la politica come impegno civile e non come opportunità di carriera, ha sostenuto l’ex Presidente alle ultime elezioni non sulla base di una logica padronale, ma solo e soltanto perchè riteneva la prospettiva di una riconferma di Mr. Tiscali mille volte preferibile a quella costituita dalla calata delle ronde padane (magari corredate con qualche bandiera dei quattro mori) inviate per l’occasione da Arcore.
Ora, si vuole favorire il ritorno all’Agorà, magari rilanciando questo sito come luogo di incontro e di dibattito tra le varie anime dell’area democratica? La proposta mi vede pienamente favorevole, ma ad una condizione. Occorre che tutti i partecipanti a questo dibattito scendano dalle tribune, che Soru venga finalmente individuato come una delle tante componenti della politica regionale e nazionale (e non come “la sola e unica componente” su cui concentrare ogni analisi. In altre parole: piantiamola con la logica del “Soru delendus est) e che si riprenda finalmente a ragionare sui temi che interessano la gente. Con tutto il rispetto, dinanzi ad un Paese allo sfascio, dinanzi al dilagante incedere di un regime putiniano, la prospettiva di trascorrere altro tempo a dissertare sulla figura di Renato Soru mi pare non solo una colossale e logorante perdita di tempo e di energie, ma un inutile trastullo per chi, anche su questo blog, dimostra di trovare nel grido “abbasso Soru” il suo unico argomento.
Parliamo di giustizia, di riforma elettorale, di testamento biologico, di piano casa, di lotta alla criminalità organizzata: di come possiamo battere Berlusconi su questi temi.
Chi vuole discutere di questi argomenti deve essere considerato il benvenuto; chi invece ha ancora interesse a tirare freccette contro l’ex Governatore deve essere pregato di rivolgersi altrove (anche sul web, gli spazi controllati dalle forze di centro-destra non mancano di certo).
A queste condizioni, credo che il ritorno all’Agorà sia possibile, e credo soprattutto che questo sito possa rappresentare quel luogo di confronto e di scambio di idee di cui tutti, in questa lunga stagione di “quaresima della politica” avvertiamo disperatamente il bisogno.
In caso contrario, si continuerà con il sistema delle curve, delle tifoserie e dei calcioni distribuiti senza criterio.

5 commenti

  • 1 andrea
    22 Aprile 2009 - 20:30

    Credo anch’io che a queste condizioni si possa discutere di futuro.

  • 2 Raffaele
    22 Aprile 2009 - 23:46

    Beh…ho la sensazione che con questo intervento si sia detto, anche in questo blog (era ora!), qualcosa di sinistra.

  • 3 M.P.
    23 Aprile 2009 - 09:40

    D’accordo sul senso e il valore complessivo dell’articolo. Tuttavia:
    1. Le teorie del calcione non hanno seria rilevanza, vivono in ogni dove.
    2. Opponendosi a Soru “giocoforza” scaturiva il sostegno al solidale di B. C’erano alternative vere?
    3. L’incivile protesta è stata attribuita VOLUTAMENTE anche a chi civilmente protestava, accusati di fare il gioco della destra (vedi Voce di Melis).
    4. Giusto, per le 12 province; anche Soru ha “dimenticato” la loro totale abolizione.
    5. La legge delle carte bollate rispondeva a quella della maggioranza per un voto, nella scelta del segretario.
    6. “Fans e servi” a manca, “servi e venduti” a dritta: verboserie.
    7. Mille volte preferibile “il volto umano” al “bulldozer”; è un parere.
    8. Le ronde padane bardate dei 4 mori sono sempre arrivate e arriveranno; con quelle piemontesi, romane o napoletane, finchè TUTTI i sardi lo permetteranno.
    9. Soru è sotto tiro perchè VUOLE ESSERE L’UNICO; se non riesce a impedirlo il PD, come possono gli altri?
    10. Guarda che anche tu, caro Dore, finora hai parlato di Soru. Spero che il PD riesca a liberarsene. Promuoverlo con Melis? Finchè me lo trovo davanti, qualche freccetta…

    Certamente così rischiamo di continuare a “pistare abba” o a “insacare nèula”; affrontare temi concreti, attuali e importanti potrebbe essere più produttivo.
    Quali temi, però? Ce ne sono 10, 100, 1000; quale per primo? E poi, solo discuterlo o portarlo a verifica e realizzazione sul campo ? Come? Ho l’impressione che bisognerà partire da lontano. Proviamoci.

  • 4 M.P.
    23 Aprile 2009 - 09:48

    Dimenticavo: il sito è validissimo, ben strutturato e aperto a un libero dibattito. Sta a noi caratterizzarne il livello.

  • 5 Massimo
    23 Aprile 2009 - 12:44

    Approvo su tutta la linea l’intervento di Carlo Dore, mi scuso se qualche volta ho esagerato perchè, comunque, insultato.
    Saluti

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