Sei nero? Ti pesto anche se non hai fatto nulla

16 Marzo 2024
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A.P.

Avete visto cosa hanno combinato due carabinieri a Modena? Uno colpisce a suon di pugni con grande violenza un giovane nero, mentre l’altro lo tiene. Lo straniero 23enne, guineano, è in possesso di regolare permesso di soggiorno e con un lavoro da aiuto-cuoco in un ristorante del modenese. Tutto vero. Le botte sono documentate da un video che è stato pubblicato dalla piattaforma ‘Welcome to favelas’: il 23enne è stato colpito mentre il carabiniere tentava di farlo entrare nell’auto di servizio. Un militare lo teneva fermo e si vede l’altro colpirlo con un pugno al volto e altri nel corpo. A quanto ha raccontato lo straniero, che poi è stato arrestato - manco a dirlo! -  per resistenza a pubblico ufficiale, i Carabinieri hanno deciso di farlo salire sull’auto dopo un controllo: il 23nne non aveva con sè i documenti, ma aveva detto che poteva farseli portare. I militari non hanno sentito ragioni e hanno cercato con la forza di farlo salire in macchina per portarlo in caserma per fotosegnalarlo. L’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento  e poi rimesso in libertà dal giudice, davanti al quale è comparso. L’arresto è stato comunque convalidato. L’Arma in una nota ha spiegato di aver trasmesso il materiale video alla Procura” “il materiale multimediale, acquisito dai Carabinieri di Modena”, per le valutazioni di competenza”.
Ora  c’è poco da fare, la condotta del due carabinieri è eccessivo, dettato da un razzismo  nascosto ma evidente. Cosa ha impedito di dar modo al giovane di spiegare le proprie ragioni e verificare le sue giustificazioni, se non il pregiuzio razziale? Bastava andare con lui nel ristorante dove lavora, ristorante i cui titolari mostrano di stimare questo mite giovane nero e di considerarlo uno della famiglia. Non si capisce cosa si insegni ai carabinieri e ai poliziotti nei corsi di addestramento. La Costituzione è fra i libri di testo?

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