Cara Alessandra, manda all’aria le vecchie logiche spartitorie

15 Marzo 2024
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Andrea Pubusa

Se potessi parlare a quattr’occhi con la Todde, le direi che la partenza,della sua presidenza mi preoccupa. Lo so che ci sono i giornalisti che, per far cronaca, ricamano scenari talvolta fantasiosi, ma l’impressione è che ci sia una sorta di assalto alla dirigenza, un impazzimento in cui ognuno degli eletti nel centrosinistra gioca la sua carta. Non esistono più i partiti strutturati e dunque, a bene andare, si fa lotta per bande. Ogni capobastone si butta a capofitto nella mischia. Forse sto esagerando, ma non credo di essere lontano dal vero. E così, comunque, la pensano i cittadini. Perche’ pensate che la metà disertano il seggio. Per il destino cinico e baro? Perche’ sono stolti? Perche’ son stanchi della democrazia? Sì ci sono anche questi, ma son meno di quanto si pensi. Ognuno di noi conosce persone in passato molto combattive e impegnate, che ora ci confessano di esseŕe astensionisti. E perche’? Perche’ non vedono forze di cambiamento. Perche’ a loro tutti sembrano più o meno uguali. E come dar loro torto. Avete seguito la campagna elettorale? Ebbene, tutti dicevano le stesse cose. Chi non ha parlato della sanità, dei trasporti, dell’energia, chi non ha attaccato le pale eoliche? Chi non vuole salvare i piccoli paesi dell’interno? Chi non ha fatto una tirata sulla identità e sulla lingua sarda? Ma poi? Adesso? Finita la rappresentazione scenica preliminare, cosa rimane ora, di cosa si parla adesso? Tre a me, due a te, uno a questo e quello. Assessori. Ma che c’entra Agus con la sanita? Cosa può rjformare se ha una conoscenza empirica della materia. E gli altri? Questo è cabrasiano. Di Cabras? Quest’altro e di Comandini e così via. Ma gli elettori vogliono che siano dei cittadini onesti, competenti, mossi da passione civica, volti all’interesse generale dei sardi.  Nient’altro. Chi non vede questo, non vota. E spesso non sono i cittadini peggiori ad astenersi, ma i migliori. Bisogna prenderne atto. E allora, planando? Che fare ora? Cara Alessandra, senza trascurare i rapporti di forza scaturiti dalle elezioni, ricorda anche cosa pensano gli astenuti, che sono l’altra metà. Fai come hai promesso. Scegli come assessori persone competenti e di specchiata condotta. Manda all’aria i giochini, i deteriori tatticismi dei politicanti di professione. Se non  lo fai tu, che sei estranea alla malapolitica sarda degli ultimi vent’anni e vieni da un movimento chd ha detto vaffa… a lor signori, chi potrà farlo? Non vorrei andare anch’io ad infoltire la schiera degli astensionisti. Abbi coraggio, volta pagina.

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