Il trombatore …trombato dalle donne?

16 Febbraio 2011
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Murena

Ha ragione Famiglia cristiana: “una nemesi”. Le donne delizia e croce del Cavaliere.  Donne contro a migliaia in piazza in tutto il mondo. Donne le persone che lo incastrano con telefonate e messaggi vari (Ruby & C.). Donna (Ilde Bocassini)  il PM che lo incrimina, donna (Cristina Di Censo) il Gip che ha disposto il rito immediato, donne, Carmen D’Elia, Orsolina De Cristofaro e Giulia Turri, i giudici della quarta sezione del Tribunale di Milano che comporranno il collegio che giudicherà Berlusconi. Sì perché il 6 aprile per Silvio sarà processo. I reati? Quisquiglie, roba da gentiluomini: concussione e prostituzione minorile nell’ambito del caso Ruby.
Il rito immediato è stato disposto perché per il gip la prova è evidente. Parti lese: non solo Karima, ma anche il Viminale. E qui un altro paradosso. L’Avvocatura dello Stato si costituirà parte civile contro Nerlusconi per chiedere i danni subiti dalla Stato ad opera del premier in questa vicenda
Ma ci sono nell’aria altre tempeste. Secondo alcuni quotidiani si profila una nuova inchiesta su presunte feste del premier a Roma. La procura della capitale però smentisce. Ma come non credere che un trombatore (idest, trombone) impenitente come lui, non possa stare inattivo quando è a Roma, sede principale delle sue gesta? Lui è come il duce. E’ incontenibile. Ha il cannone sempre pronto, come diceva, con orgoglio, Donna Rachele del marito. Ed a buona ragione: si favoleggiava che se ne facesse una al giorno nel suo ufficio, la mattina. Una sveltina, insomma. Ma la notte, a letto, la tirava per le lunghe. Il duce, però, era un vero macho: le conquistava. Andavano da lui da sole, ardenti di passione, ed erano maggiorenni. Lui si limitava a regolare il traffico, a scongiurare ingorghi. Non c’erano i Fede o i Corona a procurargli
u pilu. E non le pagava, le appagava. Mentre lui trombava a Palazzo Chigi, loro, i gerarchi, con la camicia nera e i gambali, marciavano. Non si sarebbero mai prestati a fare i procacciatori. E lui, da vero sciupafemmine, avrebbe rifiutato con sdegno simili servigi. O tempora! O mores!

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