Salviamo il Martini: il Comitato dà battaglia

22 Ottobre 2015
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Red

Il Comitato “Salviamo il Martini” si sta muovendo con decisione. Ha tenuto un’affollata assemblea alla presenza anche di autorevoli ex studenti e docenti dell’Istituto, al termine della quale ha approvato un documento che ha trasmesso al Commissario straordinario della Provincia, nonché al Pres. Regione, sindaco e alle autorità scolastiche. Si contesta la “sottrazione dell’edificio storico di via S. Eusebio, 10 all’ITE “P. Martini” e il trasferimento della scuola al Besta di Monserrato. Si chiede quindi la revoca del provvedimento che dispone lo spostamento di molte classi. Inoltre il Comitato chiede all’organo di amministrazione, al Commissario straordinario della Provincia, di smentire con fermezza le irresponsabili e gravi dichiarazioni alla stampa dell’Ing. Camoglio, il quale addirittura prospetta una cessione della sede dello storico istituto ai Carabinieri. Camoglio è dirigente dell’Ufficio tecnico provinciale e, dunque, non ha alcun titolo per formulare atti d’indirizzo politico. La sua dichiarazione, oltre che manifestamente illogica nel merito poiché il Ministero della difesa ha tanti immobili dismessi in città dove sistemare egregiamente i Carabinieri, travalica palesemente la sua competenza, invadendo quella del Commissario. L’esternazione alla stampa di questo funzionario tecnico costituisce, pertanto, presupposto per l’avvio di un procedimento disciplinare, stante lo sconfinamento nella sfera riservata al Commissario straordinario.
Il documento interroga anche il preside del Martini, che dovrebbe essere il naturale difensore dell’Istituto, come lo furono in passato presidi che non esitarono a partecipare all’occupazione della scuola per scongiurarne il trasferimento. Dell’attuale preside diviene assordante e inquietante il silenzio.
Ecco ora il documento del Comitato.

Si è costituito il Comitato “Salviamo il Martini” tra docenti, studenti, personale, genitori, ex docenti ed ex studenti, allo scopo di porre in essere ogni azione utile ad impedire lo spostamento dell’ITE “P. Martini” dallo storico edificio di via S. Eusebio.
Il Martini, come è noto, da oltre 150 anni garantisce una offerta formativa di qualità nell’istruzione tecnica ad un vasto territorio. La sua storia si è svolta a Cagliari, in via S.Eusebio 10.
Il Martini è la scuola superiore più antica d’Italia, istituita con regio decreto del 1862 ed ha garantito l’istruzione tecnica, nata in Italia per rispondere all’esigenze specifiche della realtà produttiva italiana. Per quanto le condizioni economiche e storiche siano cambiate, le riforme degli ultimi anni, almeno a parole, intendevano rilanciare la istruzione tecnica.
Il Comitato, riunitosi in assemblea il 20 ottobre 2015, presso l’aula magna dell’Eleonora d’Arborea, ha analizzato attentamente la deliberazione della Provincia n. 239 del 13.10.15, adottata dal suo Commissario Straordinario, nonché le informazioni provenienti dalla stampa ed in particolare la dichiarazione resa alla Unione Sarda lo scorso 18 ottobre 2015, dall’Ing. Michele Camoglio, responsabile dell’Ufficio di edilizia Scolastica della Provincia.
Il Comitato, circa la deliberazione, rileva che su sette capoversi di premessa in ben sei l’amministrazione provinciale:

1)  Dichiara di aver dovuto  effettuare delle verifiche sulla staticità di tutti gli edifici di sua competenza, così come sta avvenendo in tutto il paese;

2) Ribadisce che non esiste rischio di sfondellamento nell’edificio, in quanto non costruito con quelle tecniche che normalmente creano il problema dello sfondellamento (solai sapal).

3) Sottolinea che dalle prove di carico risulta un comportamento elastico dei solai.

4) Solo nel 5° capoverso si evidenzia una insufficiente capacità di due tipi di solai su tre tipologie, al fine del rilascio del certificato di staticità come previsto dalla normativa ora vigente.

5) Conclude, dopo aver sostanzialmente tranquillizzato i destinatari circa la sicurezza dello stabile, disponendo un immediato trasferimento della scuola (fatta eccezione per tre classi e gli uffici di segreteria), a titolo temporaneo per consentire un intervento celere, al fine di migliorare la capacità portante dei solai
Già in diversi articoli di stampa era emerso il dubbio che l’intenzione della Provincia non fosse realmente quella dichiarata nella deliberazione, perché negli ultimi decenni ci sono stati diversi tentativi di spostamento dell’Istituto, tanto che il personale e gli studenti si sono sempre rifiutati di lasciare l’edificio, preferendo sopportare qualche disagio.
Anche in presenza di lavori di adeguamento alla normativa che di volta in volta cambiava o anche per ammodernare e adeguare l’edificio alle cambiate esigenze scolastiche, l’istituto ha proseguito sempre a fare istruzione di qualità.
Il Martini oggi combina la storia del suo edificio prestigioso, con la modernità rappresentata da laboratori di ultima generazione, Lavagne interattive multimediali (LIM) che hanno comportato anche un aggiornamento del personale.
Tutto questo sembra irrilevante per chi sta decidendo questo trasloco.
Ma quel che è peggio è che le nostre paure sono state confermate dall’articolo dell’Ing. Camoglio che dichiara in cronaca di Cagliari, sull’Unione Sarde del data 18.10.15: “L’Arma (dei carabinieri) sarebbe interessata per unirlo al caseggiato della Legione ed utilizzarlo, credo per camerate, ma anche per poter lasciare l’edificio di via Nuoro”. L’ing. Camoglio definisce il tutto “Un sogno affascinante”. C’è da rimanere di stucco di fronte a queste dichiarazioni. E continua a descrivere il sogno ipotizzando di poter acquisire delle aree in via Nuoro dove costruire il nuovo Alberti ed il nuovo Martini.
Francamente ci sembra una idea veramente fantasiosa se si pensa che da anni codesta amministrazione è commissariata.
Il Comitato quindi, prendendo atto della grave illogicità della delibera n. 239/15, della palese non veridicità delle ragioni addotte per il trasferimento, che quindi non appare né temporaneo, né effettuato per lo scopo dichiarato, bensì per cedere l’edifico ai Carabinieri,

CHIEDE

Che venga immediatamente revocata la delibera 239/15; che vengano rimessi in funzione i laboratori che sono stati interdetti per preparare il trasloco, impedendo ai docenti l’attività laboratoriale.
Che venga in ogni caso disposta la permanenza del Martini in via S. Eusebio 10, fino ad appalto dei lavori e che venga anche fissato il termine di fine lavori.
Che venga valutata la possibilità di permanenza della scuola nell’edificio, anche in presenza dei lavori di “miglioramento della capacità portante dei solai”, così come è stato in passato durante l’istallazione di ascensori, scale antincendio e quant’altro.

Il Comitato “Salviamo il Martini”

Per comunicazioni si indicano come referenti:
Prof.ssa  Rosamaria Maggio - rosamariamaggio@yahoo.it
Prof. Silvio Trudu - silvio.trudu@libero.it
Prof. Francesco Casula - franziscucasula@tiscalinet.it

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