Mentre lui sognava…c’era da difendere l’Italia da Berlusconi

21 Febbraio 2009
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Gianna Lai

Mentre lui sognava, Prodi è costretto a dimettersi. E c’era da dimostrare agli elettori che il Centro-Sinistra era in grado di governare.
Mentre lui sognava, la crisi economica provoca la chiusura delle fabbriche, Confindustria e Governo stracciano i Contratti collettivi nazionali e spaccano il Sindacato. E c’era da proteggere lavoratori e giovani disoccupati.
Mentre lui sognava, donne e uomini a sinistra del Pd, ormai privi di rappresentanza parlamentare, si interrogano sul senso di questa politica, pur confidando sulla tenuta di CGIL e metalmeccanici, unici in grado di opporsi alle scelte devastanti di questo governo. E c’era da combattere per una nuova legge elettorale.
E lui sognava, mentre il governo fa strame della scuola. E c’era da ascoltare e sostenere il movimento degli studenti, e c’era da difendere l’istruzione pubblica.
E lui sognava durante l’approvazione del lodo Alfano. E c’era da difendere. la legalità. E sognava, mentre il Papa governa la politica italiana, intervenendo nel processo legislativo del Parlamento, e costringendo il Presidente della Repubblica a una difesa in extremis della Costituzione. E c’era da difendere, appunto, la Costituzione e la laicità dello Stato.
E forse sognava, o era tra il sonno e la veglia, anche quando decide di sostituire alla presidenza della Commissione Igiene e Sanità lo scienziato Ignazio Marino con la teocon Bianchi. E c’era da combattere per il testamento biologico.
.E sognava ancora, mentre la violenza sulle donne viene assunta dal governo a pretesto per inasprire i provvedimenti razzisti contro gli stranieri. E c’era da riconoscerla invece come emergenza sociale, frutto di politiche e ideologie gravemente discriminatorie nei confronti delle donne
E lui sognava, mentre in varie regioni il Pd viene commissariato a seguito delle dimissioni dei segretari. E c’era da ricostruire fiducia e impegno politico fra la gente, e c’era da capire il perché di tante sconfitte, difficilmente spiegabili con i soliti stupidi elettori caduti nella solita rete delle lusinghe berlusconiane.
E sognava quando Soru si è dimesso. E c’era da fare la Finanziaria, e da difendere 60 mila posti di lavoro a rischio nell’isola. E c’era da fare le primarie.
E lui sognava ancora, mentre il suo governo-ombra si muove con circospezione e in punta di piedi, per non turbarne i sogni. E c’era da fare l’opposizione al (3°) Governo Berlusconi. E candu s’in d’è scidau, e quando si è svegliato, si è dimesso anche lui, raccontando sogni privi di significato, e usando parole senza senso per chi ha ancora bisogno che la politica garantisca tutele e diritti.

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