A.P.

Povero Francesco! Bordate di ogni tipo da quelli che dicono d’essere soldati di Cristo. Scholz, Macron, Von der Layen,  e altri campioni dell’atlantismo, giornalisti celebri e oscuri, quasi tutti contro di lui. Non va bene che il Papa parli di pace. Filoputiniano!, dev’essere dei nostri, cavaliere in armi del civile occidente con l’elmetto. Senza insinuare dubbi o porre questioni. Perché parlare di bandiera bianca, mentre i nostri campioni discettano sull’invio di armi sempre più potenti a Kiev? E mentre si pensa a uomini per rimpolpare l’esausto esercito di Zelenski? Francesco è stato il primo a evocare con acutezza la “terza guerra mondiale a pezzi“, che però ora rischia di diventare conflitto generale con le mosse ventilate dai nostri campioni dell’occidente civile. Amiche e amici miei, compagne e compagni, cosa volete che dica di fronte a queste follie un povero Papa, rappresentante di Gesù Cristo in terra? Cosa può fare questo sant’uomo, se non gridare “fermatevi”, “cessante il fuoco”, “trattate”, “bandiera bianca!”. Bandiera bianca, che non è resa, ma disponibilità a discutere nelle sedi e nei modi opportuni la pace. A cosa pensa Francesco? Agli uomini e alle donne, ai bambini da salvare. A chi pensano i governanti arroganti e irresponsabili? Ai profitti, al dominio, costi quel che costi in vite umane, in sofferenze, in devastazioni. L’uno, Francesco, ha a cuore l’umanità, gli altri, lor signori, pensano al dominio, all’imperialismo. La storia a questi uomini supponenti non ha insegnato nulla. I loro propositi e le loro decisioni generano preoccupazioni e paure, quelle di Francesco fiducia e speranza.