Il 25 manifestazione nazionale in difesa dei diritti dei lavoratori

10 Ottobre 2014
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Red

Da molte parti sale ormai la necessità di dare una risposta di massa alle iniziative reazionarie del governo Renzi in materia di lavoro. Mentre tutti gli indici economici evidenziano l’aggravarsi della crisi italiana e in particolare della disoccupazione, specie nelle fasce giovanili, Renzi non sa far di meglio che attaccare i diritti dei lavoratori a partire da quell’art. 18, che è, anche per il suo contenuto, il simbolo della difesa della dignità dei lavoratori e lo strumento più efficace della loro libertà di movimento anche in fabbrica e nei luoghi di lavoro. Un attacco quello all”art. 18, che con tutta evidenza, non risolve, anzi aggrava, il problema occupazionale, essendo a tutti manifesto che la disoccupazione si combatte sul piano dell’iniiativa economica e non riducendo i diritti del mondo del lavoro.
A fronte della capitolazione dell’intero PD verso i diktat del grande capitale finanziario internazionale, cresce l’adesione alla manifestazione nazionale indetta dalla CGIL a Roma contro il governo a difesa dei diritti del mondo del lavoro. In questo contesto è significativa l’adesione dell’Associazione per il rinnovamento della Sinistra, che ha diramato un comnicato, che di seguito riportiamo.

L’Ars aderisce pienamente alla manifestazione della Cgil promossa a piazza S.Giovanni a Roma per il prossimo 25 ottobre.
Il Governo dopo avere propagandato ai quattro venti che avrebbe cambiato la linea europea dell’austerità ora si acconcia a fare di nuovo i compiti a casa di montiana memoria e offre alla Bce e alla Commissione europea, tuttora dominata dai sostenitori dell’austerità, lo scalpo dei diritti dei lavoratori, prima con l’estensione senza regole del lavoro a tempo determinato e poi rimettendo in discussione quello che resta dell’articolo 18, per di più senza una vera discussione con i sindacati.
E’ grave che il governo Renzi compia queste scelte, per di più ricorrendo al ricatto verso i parlamentari del voto di fiducia, pur di fare passare le sue scelte.
La Cgil ha giustamente contrastato queste scelte rimettendo al centro l’occupazione e i diritti e rilanciando l’obiettivo di una svolta in grado di favorire la ripresa economica dopo 7 anni di crisi che hanno visto la cancellazione di oltre un milione di posti di lavoro, il raddoppio dei disoccupati, la perdita del 25 % delle attività industriali, la regressione del mezzogiorno.
Per questo è importante che il 25 ottobre si svolga a Roma una grande manifestazione di massa in grado di mandare al governo il segnale forte che non può risolvere i problemi facendo pagare di nuovo ai lavoratori il costo della crisi e per di più ignorando le istanze dei sindacati.
Sono in gioco scelte importanti di libertà e diritti fondamentali, per questo l’Ars parteciperà attivamente in tutte le forme alla riuscita di questa manifestazione di massa.
La Presidenza dell’Ars nazionale

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